In natura, la vitamina K2 (mena chinone) si può trovare in alcuni alimenti, quali i formaggi e le uova (nel tuorlo è presente un’alta concentrazione di questa vitamina), mentre nell’organismo umano, la vit. K2 è prodotta nell’intestino da alcuni batteri, che la trasformano nella forma pura in
MX-7 e si può trovare nel cibo fermentato, come nei formaggi fermentati, nel natto (soia fermentata).
Se ne consiglia l’assunzione di 25/50 mcg al giorno come quantità minima: per assumere e metabolizzare tale quantità occorrerebbe ingerire 4 kg di carne rossa o 5 litri di latte.
La vit. K2 abbinata alla vit. D contribuisce al processo della calcificazione delle ossa.
Gli alimenti che contengono la vit. K (natto chinone) possono essere gli ortaggi a foglia verde, le carote, le patate, i legumi, la carne, il pesce, i cereali integrali ed il Tè verde. La vit. K si trasforma in vit. K1 che serve per la coagulazione del sangue, vit. K2 che è prodotta dai batteri intestinali. La carenza di vit. K è generata da un mal assorbimento intestinale, dalla celiachia, dalla colite ulcerosa, da una ridotta secrezione biliare, da malattie epatiche, dalla fibrosi cistica; inoltre può essere determinata da una eccessiva esposizione ad inquinanti come gli esami radiologici (RX), l’abuso di assunzione di antibiotici, di anticonvulsivanti.
L’aspirina, farmaco di largo consumo in cardiologia e in neurologia, composto da un salicilato, contribuisce alla degradazione della vit. K; inoltre non si devono dimenticare gli alimenti ricchi di salicilati che vengono assunti fuori stagione (zucchine).
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