Elemento acqua e la biodinamica dei fluidi
L’’acqua non si deve considerare un semplice solvente dove
sciogliere i più importanti principi attivi: l’acqua è una sostanza dalle qualità proprie e irrepetibili, in grado di svolgere funzioni che stiamo iniziando a comprendere soltanto ora. L’acqua vicino alle superfici, per una profondità di vari micron, ha proprietà diverse da quella sfusa, capace di cedere facilmente elettroni. La molecola di acqua, quando è isolata richiede 12,6 elettrovolt per liberare un elettrone; lo stesso concetto non è vero quando questa stessa molecola sta insieme ad altre molecole di acqua oppure a una superficie. Nella materia vivente esiste un’organizzazione attraverso membrane che non distano più di 1 millesimo di centimetro tra di loro. Il professor Gerald Pollack, dell’Università di Seattle dello stato di Washington, che si trova sul Pacifico, dimostra che l’acqua vicino a una membrana è diversa dalle altre (come si può dimostrare con l’estremità di un filo elettrico, immerso nella medesima, che crea corrente elettrica). Tale corrente è una specifica forma di energia che lavora negli organismi biologici. I soluti immersi non si mescolano in modo uniforme, ma lasciano indenni le zone in vicinanza di pareti. Pertanto esistono regioni di acqua in cui non penetra nulla (zone di esclusione), I soluti si addensano nelle intercapedini tra di esse.
Il corpo umano è composto di acqua per il 75-80% della nostra massa in base all’età della persona, che può contenerne anche il 99%: “acqua che cammina”. Secondo il professor Pollack, fondatore della rivista scientifica WATER, nel corpo umano sono presenti 2 tipologie di acqua: il 60% di H2O (acqua metabolica), il 40% di un altro tipo di acqua (cosiddetta endogena), battezzata dall’autore EZ Water (Esclusion Zone Water), che è presente soprattutto all’interno delle cellule dove si presenta sotto forma di gel con caratteristiche diverse dall’acqua normale: si tratta di un gel acquoso come, per esempio, a livello del nucleo polposo che si trova al centro dei dischi intervertebrali attorniato da lamelle fibrose: tale acqua è più densa, più viscosa, più basica con proprietà ottiche, vibrazionali, elettromagnetiche differenti. Infatti l’indice di rifrazione dell’acqua EZ è di circa il 10-15% superiore a quella dell’acqua normale con densità maggiore della medesima percentuale e con presenza di carica negativa (vedi le varie acque cosiddette miracolose MARIANE: Lourdes, Medjugorje, Fatima, Montichiari) con POTENZIALE ELETTRICO NEGATIVO. L’acqua normale (H2O) è elettricamente neutra. Oltre al nucleo del disco intervertebrale, l’acqua EZ avvolge anche i filamenti di DNA, per cui si aprono delle prospettive per lo studio della comunicazione tra il nostro genoma e le cellule dei vari organi. Pollack ipotizza che questa particolare acqua H3O2 possa essere il mezzo di collegamento tra il DNA e il mondo esterno.